THE VIEW Lugano in collaborazione con Tourbillon Boutique presenta l’Atelier di Pittura Jaquet Droz. I maestri orologiai della famiglia Jaquet Droz sono stati pionieri nell’arte della decorazione di lusso, generando lavoro per un’intera generazione di artigiani.
In questa occasione potrete vivere un’esperienza da mastro orologiaio, con l’opportunità di personalizzare il vostro quadrante Jaquet Droz.
Ospiti: Jacquet Droz Brand Manager Raphael Santacroce e l’Artista Thanh Ngoc Le.
Dopo il successo di “Reflection on the Lake” del maestro Omar Galliani, THE VIEW Lugano apre la stagione estiva con la nuova mostra di Alessandro Busci, importante artista contemporaneo, pittore e architetto, vive e lavora a Milano. La mostra nasce dalla collaborazione con Imago Gallery, importante galleria di Lugano, ubicata nella famosa via Nassa.
“Quelle di Alessandro Busci sono pure illuminazioni, stati d’animo che imprimono l’acciaio corten, generati di quella sostanza che è il pensiero, messi in moto dalla disponibilità di queste architetture a farsi tempio laico. Anche le immagini degli aeroplani, levigatissimo connubio di tecnica e design, rappresi nell’attimo della sosta tra terra e cielo, tra notte e giorno, esprimono lo stupore dell’umano che trascende sé stesso, microscopico ed effimero atto di fede (e di superbia) nei confronti dell’eterno universo sovrastante.”
L’artista indaga le potenzialità dello scambio fra le tradizioni iconografiche occidentali e orientali e la sua produzione si distingue per la forte valenza del segno, pittorico e calligrafico, realizzato su supporti non convenzionali come acciaio, rame e alluminio lavorati con acidi e smalti o sulla più tradizionale carta.
La mostra si estende lungo tutte le aree dell’albergo, diventando una vera e propria mostra in un contesto diverso, come quello di un albergo. A partire dalla lounge e ristorante, le opere sono presenti anche in reception, spa e nelle 2 esclusive suite. E’ possibile prenotare una visita guidata scrivendo a events@theviewlugano.ch.
Giovedì 4 Luglio dalle 18.00 alle 21.00 non perdete l’aperitivo Gourmet del THE VIEW Lugano con la musica di David Paquette, ospite d’eccezione di fama internazionale.
David Paquette, nato il 25 marzo 1950 negli Stati Uniti, è un noto pianista Jazz americano che ha inciso più di 45 dischi. Alcuni punti salienti della sua carriera includono il Tour del circuito jazz europeo, la creazione e la direzione di un festival jazz annuale ventennale in Nuova Zelanda, e la sua direzione musicale al Four Seasons Hotel di Sidney in Australia. Inoltre, David Paquette è uno dei pilastri fondatori del Jazz Festival di Ascona, al quale presiede e dirige tutte le edizioni.
I primi passi di Paquette come musicista professionista lo vedono esibirsi nei più esclusivi Club di Chigago, New York, Bevery Hills e nell’esclusiva Aspen, Colorado. Durante i suoi viaggi conosce le più illustri figure musicali del jazz e sposa il frenetico mondo della notte tipico degli ambienti musicali blues.
Nel 1984, Paquette è stato il direttore musicale di Spike Milligan in tutta l’Australia. Rapito dalla bellezza di Waiheke Island, Paquette torna in Nuova Zelanda per viverci.
Dedica molto tempo alla sua Charitable Trust, la “Paquette Jazz Foundation” che sostiene sia i talenti emergenti che quelli esistenti attraverso una borsa di studio, un programma di mentoring e un Retreat musicale sull’isola di Waiheke.
In occasione della terza edizione della fiera di opere su carta WOPART, di cui THE VIEW Lugano è sponsor ufficiale, l’hotel presenta “Reflections on the lake”, una mostra di Omar Galliani.
Dal 22 settembre al 30 Novembre 2018 la mostra sarà allestita negli spazi dell’hotel e il percorso guiderà lo spettatore attraverso una serie di opere inedite realizzate per raccontare tramite la sensibilità dell’artista, la sua tecnica e le immagini suggestive, il rapporto con il lago e la poesia dell’acqua.
Il rapporto narcisistico con le acque del lago di Lugano indicano la volontà dell’autore di trovare una cifra comune tra il riflesso inteso come dato fisico del rispecchiamento del volto e ciò che lo sottointende psicologicamente con tutte le conseguenze: dalla bellezza estatica al dubbio identitario. La cifra d’oriente caratterizza tutte le opere esposte. L’uso della foglia d’oro e il blu oltremare in alcune opere ne amplificano il risultato estetico e concettuale. Berenice è il nome di alcune grandi tavole a matita in cui le stelle e i pianeti si fondono attorno allo sguardo estatico di una “lei” il cui volto resta precluso all’osservatore. Il mistero del disegno si fonde così nella complessità del soggetto. Un cortocircuito ideale tra l’uso di una tecnica esemplare e la ricerca di nuovi contenuti tra passato, presente e futuro del disegno.